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Conta di Coliformi totali a 37°C / ISO 4832: 2006.

L’analisi obbligatoria per la “Conta di Coliformi Totali a 37°C” è un test comunemente utilizzato per valutare la qualità microbiologica degli alimenti e delle acque. I coliformi sono un gruppo di batteri che includono diversi generi, tra cui Escherichia, Enterobacter e Klebsiella. Questi batteri sono comunemente presenti nell’ambiente e nel tratto digestivo di uomini e animali, ma la loro presenza in determinati alimenti può indicare contaminazione fecale o ambientale.

Ecco alcuni punti chiave relativi all’analisi della Conta di Coliformi Totali a 37°C:

1. **Metodo di analisi**: Il metodo di analisi coinvolge la semina di un campione dell’alimento su un terreno di coltura selettivo che favorisce la crescita dei coliformi. Il campione viene quindi incubato a 37°C per un periodo di tempo specifico (di solito 24 ore) per consentire la crescita dei batteri.

2. **Interpretazione dei risultati**: Dopo l’incubazione, i batteri che crescono sul terreno selettivo vengono conteggiati e espressi come unità formanti colonia (UFC) per grammo o millilitro di campione. Se il numero di coliformi supera una soglia specificata dalle normative alimentari o dalle linee guida, il campione può essere considerato non conforme e potrebbe indicare un problema di contaminazione.

3. **Indicatore di sicurezza**: Sebbene la presenza di coliformi non sia necessariamente dannosa per la salute umana, la loro presenza in un alimento può essere un indicatore di potenziale contaminazione fecale o ambientale. In particolare, la presenza di Escherichia coli, un tipo di coliforme, può indicare la presenza di agenti patogeni fecali potenzialmente pericolosi.

4. **Normative e regolamenti**: Molte giurisdizioni hanno normative e regolamenti che stabiliscono limiti massimi per la conta di coliformi totali in determinati alimenti. Questi limiti sono progettati per garantire la sicurezza alimentare e proteggere la salute dei consumatori.

In sintesi, l’analisi della Conta di Coliformi Totali a 37°C è un test importante utilizzato per valutare la qualità microbiologica degli alimenti e delle acque, identificare potenziali problemi di contaminazione e garantire la conformità alle normative e ai regolamenti sanitari e alimentari.