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Il Clostridium perfringens è un batterio con spore resistenti che indica contaminazione da liquame in acqua e può causare avvelenamenti alimentari.
Conta di Clostridium perfringens*/Rapporti ISTISAN 96/35 pag 71
Incluso nel kit troverai recipienti e flaconi per prelevare il campione dell'acqua
Dovrai compilare un piccolo modulo dove ci fornirai indicazioni sul tipo di acqua analizzata
La spedizione è il ritiro sono sempre gratuiti, troverai un etichetta nel kit da apporre fuori dalla scatola per il ritiro del corriere.
Alcuni tipi di analisi devono essere inviate con una temperatura controllata, nel kit troverai le istruzioni per il trasporto
Il Clostridium perfringens, un membro della famiglia dei clostridi, è un batterio noto per la sua capacità di produrre spore altamente resistenti alle condizioni ambientali avverse. Queste spore possono sopravvivere a temperature elevate, pH estremi, radiazioni UV e altri processi di disinfezione, rendendole un indicatore prezioso della contaminazione da liquame delle acque. La presenza di Clostridium perfrigens in impianti di distribuzione dell’acqua può segnalare un inquinamento pregresso poiché le spore tendono ad accumularsi e persistere a lungo.
Questo batterio è ampiamente diffuso nelle feci umane e animali, inclusi i cani. Pertanto, la sua rilevazione in campioni d’acqua può essere un indicatore di inquinamento fecale. La sua presenza può anche suggerire compromissioni nei processi di disinfezione o punti di ricontaminazione dell’acqua nel sistema di distribuzione.
Oltre al suo ruolo come indicatore di inquinamento idrico, il Clostridium perfringens è noto per essere responsabile di avvelenamenti alimentari. Dopo un periodo di incubazione di solito compreso tra 8 e 16 ore, il batterio può causare problemi gastrointestinali come diarrea e crampi addominali, talvolta accompagnati da febbre e vomito. Fortunatamente, questi sintomi tendono a risolversi entro circa 24 ore.
La principale fonte di infezione da Clostridium perfringens è l’ingestione di alimenti contaminati, in particolare carni, pollame e pesci. Questo è più probabile quando questi alimenti rimangono a temperatura ambiente per un periodo prolungato dopo la preparazione. Un fattore di rischio significativo è il raffreddamento lento degli alimenti dopo la cottura. Per prevenire contaminazioni, è essenziale praticare l’abbattimento termico immediatamente dopo la cottura o la precottura degli alimenti, soprattutto nelle mense e nei luoghi in cui si servono grandi quantità di cibo. Questo approccio è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e prevenire casi di avvelenamento da Clostridium perfringens.
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