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L’analisi dell’aflatossina è una procedura di laboratorio utilizzata per rilevare e quantificare la presenza di aflatossine, potenti tossine prodotte da muffe che possono contaminare alimenti e mangimi. L’analisi è essenziale per la sicurezza alimentare e la salute umana, in quanto l’ingestione di aflatossine può essere dannosa e persino cancerogena. L’analisi coinvolge spesso tecniche strumentali come la cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC) o la spettrometria di massa per la rilevazione precisa delle aflatossine. La conformità ai limiti di sicurezza è fondamentale per prevenire l’esposizione umana a queste tossine.
Incluso nel kit troverai recipienti e flaconi per prelevare il campione dell'acqua
Dovrai compilare un piccolo modulo dove ci fornirai indicazioni sul tipo di acqua analizzata
La spedizione è il ritiro sono sempre gratuiti, troverai un etichetta nel kit da apporre fuori dalla scatola per il ritiro del corriere.
Alcuni tipi di analisi devono essere inviate con una temperatura controllata, nel kit troverai le istruzioni per il trasporto
Le aflatossine sono sostanze altamente tossiche prodotte da un tipo di fungo noto come Aspergillus. Queste micotossine rappresentano una preoccupazione significativa per la salute umana, poiché sono associate a effetti cancerogeni e genotossici. L’Aspergillus prospera in ambienti caldi e umidi, il che significa che le condizioni climatiche e ambientali possono favorire la sua crescita e, di conseguenza, la possibile presenza di aflatossine nei nostri alimenti.
Tra le diverse aflatossine, l’aflatossina B1 è particolarmente inquietante per la salute umana ed è spesso quella più facilmente riscontrata negli alimenti. Questa sostanza chimica può essere dannosa quando ingerita in quantità significative ed è associata a gravi problemi di salute.
Una delle principali preoccupazioni riguardo alle aflatossine è la loro presenza in vari alimenti. Questi contaminanti sono stati rilevati principalmente in frutta secca, riso, granturco, spezie, oli vegetali grezzi e semi di cacao. Poiché questi alimenti sono spesso consumati in tutto il mondo, la presenza di aflatossine nei prodotti alimentari è una questione globale di salute pubblica.
Per affrontare questa problematica, l’Unione Europea ha adottato regolamenti e direttive mirate a proteggere la salute dei consumatori. Il Regolamento CE n. 1881/2006 stabilisce limiti massimi consentiti per la presenza di aflatossine negli alimenti, contribuendo a garantire che i prodotti alimentari venduti nell’Unione Europea siano sicuri per il consumo umano. Allo stesso modo, la direttiva 2002/32/CE stabilisce i livelli massimi consentiti di aflatossina B1 nei mangimi, poiché la presenza di queste micotossine nei mangimi può anche avere un impatto sulla salute degli animali da allevamento, con conseguenze indirette sulla catena alimentare.
In sintesi, le aflatossine rappresentano una minaccia per la sicurezza alimentare e la salute umana, ma gli sforzi normativi e di controllo mirati stanno contribuendo a ridurre il rischio associato a queste micotossine nei nostri alimenti e nella catena alimentare in generale. La consapevolezza e il rispetto delle norme di sicurezza alimentare sono fondamentali per garantire che i consumatori possano continuare a godere di alimenti sicuri e privi di contaminanti nocivi.
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