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L’analisi degli antiparassitari è una procedura cruciale nel settore agricolo e della salute pubblica. Coinvolge la rilevazione e la quantificazione dei pesticidi o antiparassitari presenti in campioni di suolo, acqua o prodotti alimentari. Questi test sono essenziali per garantire la sicurezza alimentare, monitorare la conformità normativa e valutare l’impatto ambientale dei pesticidi. Tecniche come la cromatografia e la spettrometria consentono di identificare e misurare con precisione i residui di antiparassitari. L’analisi antiparassitari aiuta a proteggere la salute umana e l’ecosistema, assicurando che i livelli di residui siano entro i limiti di sicurezza stabiliti dalle autorità regolatorie.
Incluso nel kit troverai recipienti e flaconi per prelevare il campione dell'acqua
Dovrai compilare un piccolo modulo dove ci fornirai indicazioni sul tipo di acqua analizzata
La spedizione è il ritiro sono sempre gratuiti, troverai un etichetta nel kit da apporre fuori dalla scatola per il ritiro del corriere.
Alcuni tipi di analisi devono essere inviate con una temperatura controllata, nel kit troverai le istruzioni per il trasporto
I prodotti chimici impiegati in agricoltura, noti come pesticidi, svolgono un ruolo cruciale nella protezione delle coltivazioni e nella gestione delle infestazioni da parassiti di varia natura. Questi composti comprendono rodenticidi per il controllo dei roditori, insetticidi per la gestione degli insetti dannosi, acaricidi per combattere gli acari e molti altri. Il termine “pesticidi” è spesso utilizzato in modo intercambiabile con il termine “fitofarmaci” e può riferirsi a una vasta gamma di sostanze chimiche utilizzate per mantenere la salute delle colture.
I pesticidi possono variare notevolmente nelle loro caratteristiche chimiche e nei possibili effetti sulla salute umana e ambientale. Questa diversità è il risultato di formule molecolari uniche e obiettivi specifici mirati a eliminare o respingere parassiti specifici. Tuttavia, è importante comprendere che l’uso di pesticidi può comportare il rischio di contaminazione dell’ambiente circostante, in particolare delle risorse idriche come fiumi e laghi.
Nel caso dei corsi d’acqua, la possibilità di contaminazione deriva dalla vicinanza di tali corpi idrici a campi agricoli trattati con pesticidi. Durante le piogge o l’irrigazione, i residui di pesticidi possono essere trasportati attraverso il deflusso dell’acqua e finire nei fiumi e nei laghi circostanti. Questo solleva preoccupazioni per la qualità dell’acqua e la sicurezza umana, poiché l’ingestione di pesticidi tramite l’acqua potrebbe comportare problemi di salute.
Gli effetti negativi per la salute umana dovuti all’ingestione di pesticidi includono intossicazioni acute, irritazioni, problemi respiratori, nausea e vertigini. Inoltre, esposizioni ripetute possono portare a gravi problemi neurologici, tra cui tremori e demenza, nonché danni al sistema immunitario ed endocrino, aumentando il rischio di tumori.
Per garantire la sicurezza dell’acqua potabile, le leggi e i regolamenti stabiliscono rigorosi limiti di concentrazione per i pesticidi nelle risorse idriche. In molti paesi, tra cui l’Italia, la concentrazione massima consentita per tutti i prodotti di questa categoria è di 0.5 µg/L, con un limite individuale di 0.1 µg/L per ciascun pesticida. Questi limiti mirano a proteggere la salute pubblica garantendo che l’acqua potabile soddisfi gli standard di qualità stabiliti. È quindi di fondamentale importanza monitorare e gestire attentamente l’uso dei pesticidi per preservare la salute umana e l’ambiente.
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