Le analisi dell'acqua per le piscine pubbliche in Italia sono regolamentate dal Decreto Ministeriale 6 settembre 1994, n. 177, "Norme per la prevenzione delle malattie trasmesse da acqua di piscina".

Questo decreto stabilisce le norme e le direttive per garantire la qualità dell'acqua delle piscine pubbliche e prevenire la diffusione di malattie trasmesse dall'acqua.Ecco alcuni punti chiave delle normative italiane relative alle analisi dell'acqua delle piscine pubbliche.

Responsabilità del gestore della piscina: Il gestore della piscina è responsabile del mantenimento della qualità dell'acqua della piscina e deve conformarsi alle normative vigenti.

Parametri di controllo: Il decreto stabilisce i parametri di controllo dell'acqua, tra cui il pH, il residuo di cloro libero, il cloro combinato, la concentrazione di ammonio quaternario (nel caso di piscine trattate con cloramina), la concentrazione di alcalinità totale, la durezza totale, e altri. Questi parametri devono essere monitorati regolarmente.

Analisi periodiche: Il gestore della piscina deve effettuare analisi chimiche dell'acqua almeno una volta al giorno e deve mantenere un registro delle misurazioni effettuate.

Igiene personale e delle attrezzature: Deve essere garantita l'igiene personale degli utenti (ad esempio, il lavaggio prima di entrare in piscina) e delle attrezzature utilizzate nella piscina (come le sedie a sdraio).

Controllo delle attrezzature: I sistemi di filtrazione e disinfezione dell'acqua devono essere mantenuti in buone condizioni di funzionamento.

Segnalazione di eventuali problemi: Il gestore della piscina è tenuto a segnalare eventuali problemi relativi alla qualità dell'acqua alle autorità sanitarie competenti.

Formazione del personale: Il personale addetto alla gestione e alla manutenzione della piscina deve essere formato adeguatamente per garantire il rispetto delle normative e la corretta gestione dell'acqua.