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Il Decreto Ministeriale del 12 giugno 2003, numero 185, regola il riutilizzo delle acque reflue per scopi irrigui in Italia. Questa normativa stabilisce le condizioni e i requisiti necessari per garantire che le acque reflue siano trattate in modo adeguato prima di essere utilizzate nell’irrigazione agricola, contribuendo così a ridurre il consumo di risorse idriche fresche e promuovere la sostenibilità ambientale. Il decreto stabilisce standard di qualità e procedure di monitoraggio per garantire la sicurezza delle coltivazioni e la tutela dell’ambiente. Inoltre, promuove l’uso responsabile delle risorse idriche, contribuendo alla gestione sostenibile delle risorse idriche in Italia.
Incluso nel kit troverai recipienti e flaconi per prelevare il campione dell'acqua
Dovrai compilare un piccolo modulo dove ci fornirai indicazioni sul tipo di acqua analizzata
La spedizione è il ritiro sono sempre gratuiti, troverai un etichetta nel kit da apporre fuori dalla scatola per il ritiro del corriere.
Alcuni tipi di analisi devono essere inviate con una temperatura controllata, nel kit troverai le istruzioni per il trasporto
Il DM 12 giugno 2003, n.185, emesso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sancisce l’utilizzo delle acque reflue per l’irrigazione agricola. Il documento tratta l’utilizzo di queste acque, se appropriate dal punto di vista chimico, fisico ed organico, al fine di contrastare le siccità tipiche del nostro paese e la disponibilità limitata di acque dolci.
L’utilizzo di acque reflue per l’irrigazione, dopo essere state opportunamente depurate, svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia della risorsa idrica. Il DM 185 introduce una serie di norme e misure volte ad assicurare una gestione efficiente delle acque reflue, a mettere a punto metodologie ed apparati tecnologici di monitoraggio in grado di fornire un’analisi dettagliata e costante della qualità delle acque reflue, garantendo un uso sostenibile.
Il DM 185 prevede inoltre che gli utilizzatori delle acque reflue, oltre ad adottare i requisiti tecnici di qualità e quantità previsti, devono disporre di appositi sistemi di monitoraggio delle acque utilizzate per le irrigazioni. L’accertamento della sicurezza igienico sanitaria è necessario anche per scongiurare rischi dovuti all’interazione di patogeni presenti sui terreni con fonti di acque non sicure, in modo da consentire l’utilizzo di acque reflue a fini irrigui in sicurezza.
In conclusione, il DM 185 rappresenta una risorsa essenziale per promuovere l’utilizzo efficiente delle acque reflue, soprattutto in quei contesti in cui le piogge scarseggiano, e in cui l’irrigazione diventa una necessità vitale. Col proprio documento il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare fornisce precise indicazioni sul modo in cui tali acque devono essere trattate e monitorate, garantendo al contempo la sicurezza di coloro che utilizzano le acque reflue per fini irrigui.
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